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sabato 7 luglio 2012
Nasce 'Aegis' il tessuto elastico per salvare gli edifici dai terremoti
Rete in poliestere e acciaio ad alta flessibilità da applicare sotto l'intonaco delle pareti
''Il segreto di Aegis consiste nel coniugare resistenza con elasticità'', ha spiegato l'ad del Gruppo Lenzi (produttore del tessuto speciale), Roberto Fenzi, presentando a Firenze, nella sede di Confindustria Toscana
'Aegis' il tessuto per l'edilizia antisismica. Nelle foto Roberto Fenzi di Lenzi (Giuseppe Cabras/New Press Photo)
Firenze, 5 luglio 2012 - Si chiama 'Aegis' ed è un tessuto 'elastico' per salvare gli edifici dai terremoti. 'Aegis' (il nome dello scudo del dio Giove), è una rete in poliestere e acciaio ad alta flessibilità da applicare sotto l'intonaco delle pareti non strutturali di case ed altre costruzioni edili per contenere il rischio di crolli e cedimenti in caso di scosse sismiche. A produrlo è il Gruppo Lenzi di Prato, una delle principali aziende del distretto tessile toscano, attiva da anni sul fronte della ricerca nel campo dei tessuti non convenzionali.
Sua la realizzazione di un' ovatta speciale per abiti da cacciatori pensata per salvaguardare chi la indossa dagli impallinamenti accidentali durante una battuta, così come la creazione di un vestito 'antirritante' per le persone
affette da psoriasi. ''Il segreto di Aegis consiste nel coniugare resistenza con elasticità'', ha spiegato l'ad del Gruppo Lenzi, Roberto Fenzi, presentando oggi a Firenze, nella sede di Confindustria Toscana, il nuovo prodotto,
insieme al presidente degli industriali pratesi Giovanni Moschini e all'ingegnere del consiglio superiore dei lavori pubblici Giovanni Cardinale.
affette da psoriasi. ''Il segreto di Aegis consiste nel coniugare resistenza con elasticità'', ha spiegato l'ad del Gruppo Lenzi, Roberto Fenzi, presentando oggi a Firenze, nella sede di Confindustria Toscana, il nuovo prodotto,
insieme al presidente degli industriali pratesi Giovanni Moschini e all'ingegnere del consiglio superiore dei lavori pubblici Giovanni Cardinale.
''Sotto la spinta del sisma, questa intelaiatura non si rompe, come accade con quelle in fibra di vetro o carbonio, molto più rigide, semplicemente si piega, bloccando l'eventuale effetto dei crolli''. Secondo alcuni studi e simulazioni, la resistenza di Aegis sarebbe superiore da 5 a 20 volte rispetto a quella dimostrata dai materiali comunemente usati nella protezione antisismica degli edifici.
''Ed è anche un sistema più conveniente - aggiunge Fenzi - per 'ingabbiare' un capannone di 400 mq con Aegis si spende circa 4 mila euro. Per fare la stessa cosa utilizzando fibra di vetro o carbonio si può arrivare a quattro volte questa cifra''. Nel corso dell'incontro, l'ad del gruppo Lenzi ha anche rivolto un appello al governo: ''l'esecutivo sostenga, con incentivi o agevolazioni - ha detto - l'impiego di interventi di protezione antisismica per gli edifici''.
domenica 1 luglio 2012
LA DIREZIONE DELLA PAGLIA E LA TRASMISSIONE TERMICA
SUGGERIMENTI PER LA PRODUZIONE DELLE BALLETTE
per ottenere una buona qualità di balle di paglia ci sono alcuni semplici accorgimenti da osservare.
- la legatura deve essere fatta in corda sintetica o al limite in filo di ferro. le corde di materiale naturale (sisal) non sono indicate, non hanno superate i test di resistenza.
- la balle devono essere più squadrate possibile senza stondature degli angoli.
- la struttura del gambo della paglia deve essere più completo possibile.
- l'umidità relativa deve essere 75% r.F. (equivale a una umidità rimanente sotto il 15%)
- la densità deve essere da un minimo di 90kg/m3 a 120kg/m3. questo equivale a un peso di 16-20 kg a balletta.
- è da evitare la raccolta della paglia bagnata dalla pioggia. la paglia bagnata e riasciugata è più fragile e si può spezzare sotto la pressione della macchina. Inoltre aumenta il rischio della formazione della muffa.
un suggerimento del mio contadino: la raccolta va fatta solamente in certi orari del giorno. Si comincia la mattina non troppo presto in modo che l'umidità della notte è evaporata. da mezzodì alle 6 di sera conviene interrompere per poi proseguire fino alle 9 di sera. La paglia troppo secca perde l'elasticità e può rompersi.
La paglia deve essere stoccata al asciutto e sollevata da terra (pallet s). C'è da stare anche attenti alla condensa che si può formare sotto un telo di plastica. Io ho fatto uno sfiato in cima al pagliaio....? speriamo bene!
UN COVONE UNIFORME DA' BUONI RISULTATI |
STRINGERE LE VITI AL MASSIMO |
DIMINUIRE IL CANALE PIÙ POSSIBILE |
PRESSARE CON LA PRESSA SEMPRE PIENA |
LA VELOCITÀ' SOSTENUTA PRODUCE BALLE PIÙ DURE
FONTE: HANDBUCH STROHBALLENBAU DI GERNOT MINKE
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